Dopo gli stralunati e curiosi spettacoli della trilogia che indagava l’uomo e il suo copro, la sua intimità, le Scimmie Nude tornano con un nuovo progetto di ricerca, iniziato sei mesi fa. Debutta il 3 maggio (e resta in scena fino al 13) al Teatro della Contraddizione “Sconnessioni”, uno spettacolo sempre in costruzione che servirà a testare, in questa prima, la reazione del pubblico.
Tema centrale questa volta è il rapporto interpersonale, tra il singolo e gli altri. Un’indagine sulle dinamiche, sulle reazione, sui conflitti. E ancora sulla capacità di adattamento in ambienti che coinvolgono altre persone.
Sono sei i personaggi in scena: si inizia da un distacco tipicamente cittadino, metropolitano. Li vediamo interagire, confrontarsi, ma in fondo essere profondamente distanti l’uno dall’altro. Una fisarmonica tra solidarietà e abbandono, tra solitudine e senso di appartenenza in un perenne stato di disequilibrio sociale e personale.
E ancora vediamo la necessità di avere un’identità precisa per non affondare sullo sfondo, la lotta per il mantenimento dell’autostima e del senso del sé.
Così Gaddo Bagnoli, regista e autore dello spettacolo: “In questa ricerca sta maturando il pensiero che l'esistenza umana nella sua pratica si consumi in questa eterna lotta tra l'individualità e la socialità. L’essere per sé e l'essere per gli altri dipendono reciprocamente l'uno dall'altro in quanto scopo e mezzo. Il desiderio dell’uomo di piacere al mondo e di essere stimato è fondamentale per potersi riconoscere.”
In fondo, uno spettacolo sulla necessità che hanno gli uomini gli uni degli altri, vuoi per carattere, vuoi per bisogno. Le esistenze sono collegate a filo doppio, secondo meccanismi ancora da indagare.
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